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Mascalcia moderna nell'ambito della podologia equina
II. CRITERI DI PAREGGIO E FERRATURA
II. 1. Generalità
La prevenzione delle zoppie tramite criteri corretti di pareggio e ferratura, tanto nel puledro come nell'atleta adulto, è stato tradizionalmente un tema molto controverso, basato com'era su nozioni largamente empiriche, la cui fondatezza era di difficile dimostrazione oggettiva. Inoltre veniva e tuttora viene notevolmente complicato dalla ricerca di prestazioni sempre migliori nelle diverse discipline agonistiche, ognuna con una tradizione e metodi particolari di ferratura che, se applicati, consentirebbero un vantaggio.
Altra fonte di interminabili controversie era il trattamento dei difetti di conformazione (tradizionalmente classificati in maniera diversa per ogni paese) ai quali, una volta così diagnosticati, venivano applicate indicazioni di ferratura anch'esse diverse da “scuola” a “scuola”. [11,35].
Questo non significa ne' che tutte le teorie sul pareggio e le ferrature correttive o attitudinali fossero sicuramente erronee, ne' che oggi siamo in possesso di tutte le risposte. Le migliori opere di podologia, come per esempio il trattato del Mensa, riportavano oltre al ventaglio di proposte specifiche anche i limiti e le perplessità che molte di esse suscitavano [3].
Il concetto stesso di conformazione corretta o ideale è di difficile definizione, potendo variare da razza a razza in base alle attitudini per la quale è stata allevata. Per esempio, un leggero valgismo tarsico, accompagnato da una moderata rotazione esterna dei segmenti distali dell'arto posteriore, nel P.S.A. sembra piuttosto la regola che l'eccezione, in grado di evitare così una maggiore incidenza di attinture agli anteriori, vista in questa razza la brevità del tronco rispetto alla lunghezza degli arti [12]. Pur accettando il dato di fatto che esiste una conformazione con determinati appiombi come il tipo-modello ideale, non va dimenticato che pochissimi soggetti la possiedono [13].
L'approccio tramite pareggio alla conformazione individuale è stato descritto da Forapani di tre tipi: morfologico, funzionale e misto [14]. Riassumendoli, il primo tiene conto della morfologia statica applicando tecniche di pareggio e ferratura che mirano a portare gli appiombi ad un tipo di conformazione ideale: per esempio, un soggetto a base larga, con conseguente asimmetria latero-mediale degli zoccoli a favore delle metà laterali, verrà pareggiato di più lateralmente e meno medialmente (fig. 1).